Caduta dei Capelli
Il ruolo degli Aminoacidi Solforati
nella Crescita del Capello

Caduta dei Capelli. Il ruolo degli Aminoacidi Solforati nella Crescita del Capello

150 150 Michele
Benessere dei Capelli

Per aiutare il capello è spesso sufficiente non recargli danno con trattamenti che possano ritardarne o impedirne la ricrescita…

All’avvicinarsi del cambio di stagione, è  frequente sentirsi domandare, in farmacia come in un ambulatorio medico, checosa sia necessario fare per contrastare la caduta fisiologica del capello.

Quando si è certi di non essere in presenza di patologie che interessino direttamente o indirettamente il cuoio capelluto, la prima cosa da fare è tenere a mente la  regola più importante: per aiutare il capello è spesso sufficiente non recargli danno [ “Primum Non Nocere”, parafrasando Ippocrate] con trattamenti che possano ritardarne o impedirne la ricrescita. Con questo si intende una serie di gesti quotidiani, dalla detersione all’acconciatura, che, eseguiti con eccessiva leggerezza possono danneggiare la struttura del capello. Rimandando i dettagli su shampoo e prodotti per l’igiene alla specifica sezione, è bene concentrarsi sul ruolo che una corretta integrazione alimentare sul benessere degli annessi cutanei, con questo intendendo l’insieme di peli, capelli e unghie. Brutte abitudini alimentari, sono infatti il primo danno da evitare per aiutare i capelli e, più in generale, l’organismo.

GLI AMINOACIDI SOLFORATI E LA STRUTTURA DELLA CHERATINA


Ai fini di una divulgazione efficace, è bene focalizzare la discussione sul fatto che le cellule del capello, come ogni cellula dell’organismo, hanno bisogno di nutrimento per produrre la proprie strutture, raggiungere la propria forma e svolgere la propria funzione. I cheratinociti devono struttura e caratteristiche meccaniche alla presenza della cheratina alfa, una proteina fibrosa* descrivibile come un’elica (Fig. 1). Come ogni altra proteina è un polimero composto da strutture ripetute in serie secondo uno schema (“sequenza”) ben definito nello spazio. Per analogia, la cheratina può essere descritta come una scala a chiocciola i cui diversi tipi di gradini sono costituiti da aminoacidi. Tra questi, meritano attenzione la L-Cisteina e la Cistina. Sono aminoacidi “solforati”, contenenti cioè zolfo**, atomo in grado di reagire con altro zolfo, stabilizzando la struttura della cheratina con un legame di tipo “ponte disolfuro”(Fig.1). Un po’ come una scala a chiocciola ha bisogno di pioli per non deformarsi e rompersi, così la presenza di L-Cisteina (e della Cistina, aminoacido strutturalmente collegato***) è fondamentale per avere una cheratina meccanicamente “robusta”, in grado di sostenere il capello, garantendone elasticità, resistenza e lunghezza. Carenze, anche non evidenti, di aminoacidi solforati sono alla base della fragilità del capello. Negli animali sottoposti a diete prive o povere in Cistina e L-Cisteina, si osserva, infatti, una ridotta crescita del pelo, così come la tricoschisi, cioè la tendenza a rottura trasversale**** del capello, è frequente nelle persone che assumono basse quantità di aminoacidi solforati. Tale squilibrio nutrizionale è più frequente di quanto si possa immaginare: il moltiplicarsi di regimi alimentari non equilibrati, privi di fonti proteiche ad alto valore biologico (come latte e soprattutto uova), espone al rischio di carenza di aminoacidi solforati. Integrare o supplementare la dieta con aminoacidi solforati permette di ottimizzare la sintesi della cheratina, analogamente a quanto avere a disposizione un elevato quantitativo di “gradini e pioli” permetta di costruire agevolmente una scala a chiocciola. L’assunzione giornaliera di Cistina può raggiungere 1 – 1,5 grammi al giorno, quantitativo elevato che dimostra la tollerabilità dell’aminoacido. Trattandosi poi una molecola umana, non vi sono rischi d’allergia, essendone l’organismo già pieno. Si consiglia, tuttavia, l’assunzione a stomaco pieno; preparazioni a base di aminoacidi solforati sono notoriamente “pesanti” a stomaco vuoto. L’uso di integratori per prevenire e trattare la caduta del capello, risulta spesso efficace per la presenza, in formula, di aminoacidi solforati in vari quantitativi. E’ bene controllare che la dose giornaliera  di aminoacidi solforati non scenda sotto i 300-500 mg, per non vanificare l’uso dell’integratore. In caso di necessità, sono acquistabili, senza obbligo di prescrizione, specialità medicinali a base di Cistina, contenenti quantitativi più elevati. Dopo circa un mese di trattamento, si osserva, in genere, una riduzione della caduta, un aumento della crescita e della resistenza del capello. I trattamenti hanno la durata media di 2 mesi. Si osserveranno  anche miglioramenti nella crescita delle unghie, ma in tempi ben minori, talvolta di 15-20 giorni.

Struttura_Cheratina_aminoacido_Cistina

Fig. 1. La cheratina si presenta come un insieme di filamenti proteici dall’accrescimento ad elica (1); questo andamento conferisce, come in una corda intrecciata, una struttura fibrosa resitente ed elastica. Filamenti diversi (2), così come quelli singoli presentano una struttura composta di aminoacidi (3), di cui la Cistina (4) è il più abbondante (fino al 18% in peso). La sua particolare struttura, con una catena laterale solforata, permette di avere ponti disolfuro (in giallo), in grado di stabilizzare le catene, garantendone le eccellenti proprietà meccaniche.


*: che si estende nello spazio prevalentemente in 1 dimensione su 3, ndr

**: in forma di gruppo tiolico, ndr

***: La Cistina è un dimero della L-Cisteina; è costituito, cioè, da due molecole di L-Cisteina unite da un ponte disolfuro

****: senza flessione

Michele

CTF, attualmente num.933 dell'Ordine Farmacisti Latina. Amo la farmacologia, la divulgazione scientifica e la tecnologia.

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