E’ facile comprendere di che cosa si parli quando si dice “invecchiare”…
Tutti, data l’esperienza personale, ne hanno più o meno chiaro il concetto. Tuttavia, da un punto di vista biologico, può essere difficile definirlo; basti pensare che esistono più definizioni di “invecchiamento”, a riprova di una visione medica non omogenea, anche se non necessariamente in contraddizione: Con invecchiamento, infatti, si può intendere: “Qualsiasi Trasformazione di un Organismo nel Tempo”, oppure “Processo involutivo in cui si osserva decremento della struttura e funzionalità di un organismo al progredire dell’età cronologica”. La prima definizione risulta più generale e completa da un punto di vista medico, mentre la seconda, corrispondente alla definizione di senescenza, risulta più utile per scopi informativi e divulgativi.
Generalità sulla senescenza
Non c’è accordo nemmeno su cause e meccanismi dell’invecchiamento; esistono infatti almeno 4 teorie dell’invecchiamento, quella della telomerasi, del danno da radicali liberi, quella del danno al DNA, quella del ciclo cellulare, ecc. Una teoria estesa, che ricomprenda tutti gli aspetti delle altre in un unico modello è ancora in là da venire e spesso si fa prima a pensare che tutti i fenomeni chiamati in causa abbiano un ruolo. Parlando di meccanismi, vale la pena ricordare che:
- Errori nella replicazione del DNA e nella sua traduzione alterano il funzionamento biochimico di enzimi, recettori e altre proteine cellulari, alterando la fisiologia della cellula. Questo è uno degli eventi chiave dell’invecchiamento.
- Il metabolismo cellulare viene così alterato. Con esso diminuisce la capacità della cellula di rispondere agli Stimoli esterni (ormoni, stress chimico, fisico ecc.). La stessa capacità riproduttiva diminuisce.
- La struttura dei tessuti cellulari viene alterata. Di conseguenza, questi riducono la propria capacità funzionale, come la resistenza meccanica o capacità secretiva.
- Su scala maggiore, gli organi composti da cellule e tessuti invecchiati perdono, progressivamente, la capacità di svolgere i propri compiti. Ad esempio, il pancreas diminuisce progressivamente la capacità di secernere insulina in risposta all’ingestione di cibo, i polmoni diminuiscono la propria capacità vitale, ecc. Con l’invecchiamento, l’organismo in toto perde la capacità di adattarsi alle variazioni ambientali, es.cambi stagionali, infezioni, traumi, ecc.
- Non rispondendo alle variazioni, non rigenera i danni subiti e non regola le proprie funzioni in risposta agli stimoli esterni.
- La mancata regolazione sfocia in un’insufficienza d’organo e d’apparato che apporta ulteriori danni.
Ciò facilita l’insorgenza di patologie correlate all’invecchiamento come ipertensione, diabete e neoplasie.
La Pelle e l’invecchiamento
La Pelle è un organo di interfaccia con l’ambiente e come tale è particolarmente soggetto all’invecchiamento. A differenza di organi e apparati interni, l’invecchiamento cutaneo (e dei suoi annessi, es. i capelli) è Immediatamente constatabile dalle persone, che Intervengono in vari modi per prevenirlo e/o trattarlo.
Struttura della Pelle
La struttura cutanea è descritta da 3 strati principali: Epidermide, Derma e Ipoderma.
- L’Epidermide, lo strato a diretto contatto con l’ambiente, è costituito da 5 sottostrati cellulari, di cui il più esterno è lo Strato Corneo; sci sono poi lo stato lucido lucido, il granuloso, lo spinoso e lo strato basale; non è attraversata da vasi sanguigni; si nutre per diffusione Ha 4 tipi di cellule: cheratinociti, melanociti, cellule di Langerhans e cellule di Merkels; il rinnovamento cellulare richiede circa 27 giorni. Svolge le funzioni di protezione dall’ambiente esterno (impermeabilità, resistenza meccanica, protezione UV, etc.; contribuisce a regolare la temperatura (sudorazione); partecipa agli scambi gassosi (traspirazione) fornisce colorazione alla cute (abbronzatura).
- Il Derma, lo Strato intermedio tra epidermide e ipoderma, è costituito da tessuto connettivo e si interfaccia all’epidermide tramite membrana basale; è la sede dei bulbi piliferi, delle ghiandole sudoripare, dei recettori nervosi, dei vasi sanguigni e linfatici; fornisce nutrimento, compattezza ed elasticità alla pelle.
- L’ipoderma giace sotto il derma ed è costituito da tessuto proteico e (molto) tessuto grasso; unisce la pelle al tessuto muscolare sottostante e fornisce isolamento meccanico – termico al corpo, contribuendo a mantenere la temperatura corporea costante.
L’Invecchiamento e la Pelle
Si distinguono 2 Tipi di invecchiamento cutaneo, che spesso vanno a sommarsi: il Cronoinvecchiamento e il Fotoinvecchiamento.
L’invecchiamento intrinseco o cronoinvecchiamento, dipende dalla perdita progressiva della funzionalità cutanea causata dalla senescenza cellulare. E’ indotto dalla diminuzione progressiva degli ormoni, dalla riduzione della capacità proliferativa delle cellule e in parte dallo stress ossidativo dei radicali liberi. E’ caratteristico per ogni tipo di pelle e presenta una forte variabilità genetica. Si presenta come un assottigliamento progressivo, una diminuzione nell’elasticità, nella tonicità e nella sensibilità cutanea. Si associa alla comparsa di zone discromiche (macchie senili) e ad una tendenza ridotta alla guarigione delle ferite. I segni si presentano spesso associati a quelli del fotoinvecchiamento, anche se sono ravvisabili nei soggetti anziani separatamente nelle zone di cute non esposte al Sole (es. glutei, regione del seno). L’invecchiamento estrinseco o fotoinvecchiamento dipende dall’alterata risposta cutanea al danno dei raggi ultravioletti (UV) emessi dal Sole. Il danno UV è responsabile di risposte immediate e dirette (eritema solare, abbronzatura) e di risposte lente, indirette (invecchiamento e aumento del rischio tumorale). Il fotoinvecchiamento si presenta, di solito, con: macchie solari, rughe profonde, secchezza cutanea, ispessimento e ingiallimento della pelle; le zone più interessate sono quelle più esposte, durante l’anno, al Sole: viso, decolleté e mani. Nelle società occidentali, il fotoinvecchiamento risulta prevalente sul cronoinvecchiamento a causa dell’esposizione prolungata al Sole da parte della popolazione, soprattutto nei mesi estivi.
Invecchiamento della Pelle: Prevenzione
La giovinezza inizia dal corretto approccio, avendo coscienza, un pò come si sentiva negli spot televisivi, che prevenire non soltanto è meglio, ma anche più facile che curare. Anzitutto, prevenire significa ridurre il danno da luce solare(1) e le sue conseguenze (rughe, macchie, etc..) Prevenire l’invecchiamento in gioventù significa non dover utilizzare trattamenti intensivi per trattarne i danni, ritardando il ricorso a interventi di tipo plastico o altra tecnica invasiva (chirurgia) in età matura. La prevenzione inizia assumendo il comportamento corretto verso l’esposizione solare. Per esporsi in maniera corretta è sufficiente applicare il più possibile le regole sotto riportate, ricordando che valgono tanto per i bambini quanto per gli adulti e che prevengono tanto l’invecchiamento accelerato quanto l’insorgenza di patologie tumorali:
Alcuni medicinali presentano rischi esponendosi al sole. Consultare medico o il farmacista prima di esporsi.
Invecchiamento della pelle: Trattamenti
Nel migliore dei casi il fotoinvecchiamento può essere ridotto, ma mai eliminato; il sommarsi dell’invecchiamento indotto e quello cronologico richiede cure quotidiane sia per prevenire i danni che per mantenere la struttura cutanea. Ricordiamo, inoltre, che non esistono prodotti antietà universali e che la scelta deve essere fatta in base alle esigenze individuali, abbinando alle caratteristiche della pelle quelle del prodotto più adatto.
- Rivedere alcune convinzioni erronee (es. abbronzatura “a tutti i costi”)
- Riconoscere Rischi e Benefici dell’Esposizione
- Scegliere Il Solare Giusto
- Scegliere gli Indumenti e Accessori
- Evitare Il Sole Estivo tra le 11:00 e le 16:00
- Consultare il meteo per conoscere l’Indice UV
- Esporre i Bambini progressivamente e per brevi periodi
- Diffidare delle giornate nuvolose e ventose, in quanto aumentano la tolleranza UV
- Prestare attenzione al riflesso della luce su sabbia (28%), acqua marina (10%) e neve (85%)
- Ripararsi: un ombrellone dimezza l’irraggiamento UV
- Preferire abiti scuri, indossare cappello e occhiali
- Scegliere un solare SPF>30 fotostabile e resistente all’acqua. Applicare 30’ prima e 30’ dopo l’inizio esposizione. Rinnovare ogni 2/3 ore
- Dopo il bagno, asciugarsi, applicare il solare e rimettere la maglia
Che cosa si intende per “Prodotto Antietà”?
E’, in genere, un prodotto che può essere usato per rallentare o bloccare il processo di invecchiamento cutaneo. La maggior parte delle creme antietà vanta effetti cosmetici, cioè di miglioramento dell’aspetto cutaneo. Sono d’esempio l’effetto filler (“di riempimento rughe”), l’effetto lift (“sollevamento, distensione”). Questi sono utili quando si vanno mascherati per qualche ora i segni del tempo, ma si rivelano effimeri. Un approccio corretto all’acquisto di un prodotto antietà prevede che agli effetti cosmetici si sommi o si sostituisca un’azione di prevenzione/trattamento dell’invecchiamento cutaneo, che agisca sulle cause biologiche dello stesso. In quest’ottica, non esistono prodotti antinvecchiamento perfetti. Esistono solo prodotti adatti. E’ bene informarsi per imparare a riconoscere il prodotto più rispondente. Sul mercato sono disponibili prodotti “Tutto in Uno”, in grado di idratare, proteggere, stimolare e nutrire. Contengono mix completi di sostanze e sono adatti a pelli giovani, in cui l’esigenza principale è la prevenzione quotidiana attraverso un’unica applicazione. Tuttavia, i trattamenti per pelli mature (otre i 35 anni) tendono a presentarsi con un set di prodotti che normalmente va da 3 a 5. Il singolo prodotto tende ad avere 1 o 2 delle caratteristiche elencate. Ad esempio, proteggere la pelle da freddo vento evita la perdita d’acqua dagli strati superficiali ed è tipico delle creme “da giorno”. Questo previene la secchezza e maschera i segni dell’invecchiamento (es. le rughe sono più evidenti su pelle secca).
Le caratteristiche ideali di un prodotto antietà sono, al di là degli effetti cosmetici:
Proteggere le Pelle. Proteggere la pelle dagli UV frena l’invecchiamento. E’ importante scegliere una crema con fattore di protezione solare (SPF) di almeno 6. Questo indica la protezione dalle scottature solari (eritemi). La protezione dagli UV-A (responsabili dell’ invecchiamento) si esprime con il PPD ed è almeno 1/3 del valore di SPF (es. una crema con SPF 30 ha un valore di PPD di almeno 10). Un’alternativa al filtro convenzionale è il filtro solare selettivo, che potenzia l’abbronzatura come protezione naturale contro l’invecchiamento. I filtri solari e le sostanze filmanti sono molti e diversi e una scelta accurata può richiedere tempo. Chiedete consiglio in farmacia.
Idratare la Pelle. La pelle ha bisogno d’acqua per mantenere le funzioni di barriera e di scambio. Il turgore, una caratteristica importante che la pelle perde con l’età, dipende strettamente dalla sua idratazione profonda. Perdere acqua significa alterare funzioni e struttura cutanea. Una pelle secca si irrita, invecchia e si infetta più facilmente; in più: si desquama, è opaca, ruvida al tatto e si irrita facilmente. L’uso di idratanti in crema restituisce acqua solo agli strati superficiali della pelle (l’epidermide); ciò rende l’idratazione transitoria, ma rende la pelle cosmeticamente accettabile (luminosa, morbida, etc.). Gli idratanti convenzionali non stimolano la pelle a produrre i propri fattori naturali di idratazione. Con il tempo, questo comporta la perdita del turgore (la pelle diviene cadente).
Nutrire la Pelle. Come ogni altro organo, la pelle ha bisogno di nutrimento sotto forma di molecole organiche. Per aiutare la pelle a mantenere la propria struttura e funzione, le creme antietà presentano miscele di sostanze nutrienti. Possono essere di natura proteica (es. collagene idrolizzato), zuccherina (es. acido ialuronico) o lipidica (es. burro di Karité, estratto di Argan). Teoricamente, possono fornire i “mattoncini” molecolari per la costruzione delle struttura della pelle, ma, eccettuate alcune miscele, non vengono quasi mai assorbite attraverso l’epidermide, che rimane una barriera impenetrabile. Dunque, il loro effetto principale è di tipo cosmetico(1) e dipende dall’azione emolliente e idratante che lasciano sulla pelle. Per un vero nutrimento della pelle, le sostanze dovrebbero raggiungere lo strato più profondo del derma, non fermandosi all’epidermide. Un’alternativa è quella di stimolare la pelle a costruire la propria struttura indipendentemente dal cocktail nutritivo che le viene fornito, ovvero usando prodotti ad azione trofica. Non bisogna, infine, dimenticare il ruolo chiave che gli integratori alimentari possono avere nel fornire un corretto nutrimento alla pelle: dai carotenoidi alle Vitamine C ed E, dal licopene al silicio, è spesso più facile e fruttuoso nutrire e ristrutturare la pelle dall’interno, attraverso la nutrizione.
Fermare i Radicali Liberi. I radicali liberi sono strutture chimiche altamente reattive che si producono nel corso di alcune reazioni chimiche. I principali radicali liberi nell’organismo sono i ROS(1). Sebbene abbiano vita brevissima (milionesimi di secondo), sono in grado di danneggiare irreversibilmente i tessuti dell’organismo, alterando la struttura di proteine, lipidi e altre biomolecole. Gli effetti principali del danno da radicali sono l’invecchiamento e lo sviluppo di tumori. La pelle è particolarmente soggetta al danno da radicali liberi, perché la maggior parte dei ROS si sviluppano grazie alla luce UV proveniente dal Sole. Altri radicali si sviluppano direttamente dagli UV, dalla riperfusione sanguigna o da Inquinanti ambientali (Smog, Fumo). Oltre all’utilizzo di un fattore di protezione solare, una crema antietà deve contenere una miscela antiossidante adatta a “spegnere” i radicali liberi in formazione. Vi sono molte formule antiossidanti, tuttavia la classica Formula Vitamina C ed E, con l’aggiunta eventuale di Vitamina A*, il cosiddetto ACE risulta utile nel prevenire il danno da radicali liberi.
* La vitamina A presenta attività diverse dalla mera attività antiossidante
Riassumendo
Prevenire l’invecchiamento è possibile a patto che si uniscano ai trattamenti corretti i corretti atteggiamenti. Esporsi responsabilmente alla luce, smettere di fumare sono fondamentali per ridurre il ricorso, negli anni della maturità, a trattamenti più importanti come chirurgia estetica e/o laser. I trattamenti dermocosmetici rappresentano una prevenzione efficace dell’invecchiamento, in grado di rallentare l’avanzamento di rughe, macchie e altri inestetismi della pelle. Un trattamento efficace consiste in un set di prodotti, normalmente tra 3 e 5, che deve avere le seguenti caratteristiche: proteggere la pelle (Filtri Solari, Agenti Filmanti), idratarla (Strati Superficiali e Profondi) nutrirla (Ripristino del Trofismo) e fornire Antiossidanti (Azione Antiradicalica).
Invertire l’Invecchiamento
“Che cosa fare se sono già comparse rughe e/o macchie cutanee?” E’ quello che, frequentemente, ci si sente domandare in farmacia, quando si parla di dermocosmesi.
- La Prima cosa da fare è ricordare che, con qualche eccezione, la maggior parte delle creme antirughe serve a prevenire più che a curare
- La seconda è ricordare che esistono antirughe ad “effetto filler” e ad “effetto tensore” che riducono visibilmente il problema in poche applicazioni. Si tratta di un effetto cosmetico di breve durata, ma è un’importante leva di mercato
- La terza è rivolgersi al farmacista che, a seconda dei casi, potrà consigliare alcuni trattamenti intensivi (es. acido glicolico, idrochinone, ecc.) oppure indicherà uno specialista (medicina estetica, dermatologia, ecc.) cui rivolgersi per affrontare il problema.