Cellulite: Prevenire è sempre il Trattamento Migliore
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Cellulite
Mini Guida per Principianti
Cellulite: Prevenire è sempre il Trattamento Migliore

Cellulite – Non Solo Creme – Mini Guida per Principianti

1350 384 Michele

Molte delle Nostre Utenti,  si dicono scettiche parlando dell’efficacia dei rimedi per la cellulite: se decenni di cosiddetti progressi nella ricerca avessero prodotto risultati comparabili alle enormi aspettattive create dal marketing, avremmo risolto il problema della cellulite estetica* che affligge buona parte della popolazione caucasica.


L’interpretazione più corretta, ammesso che ve ne sia una soltanto, è che l’efficacia non sia data solo dalla scelta del prodotto corretto, ma del corretto atteggiamento nei confronti della cellulite; nella fattispecie, bisogna considerare due aspetti: 1) viste le cause, la cellulite non può essere risolta, ma soltanto migliorata e controllata2) la terapia locale con prodotti e massaggi, incluso il linfodrenaggionon è sufficiente se non accompagnata da una giusta attività fisica e da una corretta alimentazione; le caratteristiche specifiche degli allenamenti e del piano nutrizionale vanno personalizzate sulle necessità del singolo soggetto, integrando le norme generali con alcune più specifiche.

L’analogia che meglio descrive il corretto approccio verso la cellulite è quella delle gambe del tavolo: per reggersi in equilibrio stabile, deve poggiare su 4 gambe (alimentazione, attività fisica, massaggio e uso di una crema adatta); in assenza di uno qualsiasi dei punti d’appoggio, l’equilibrio diviene metastabile  e può causare la caduta alla minima variazione. Di seguito sono riportate informazioni di carattere generale e consigli che suggeriamo di leggere prima di iniziare un proficuo programma per il miglioramento della propria condizione estetica.

LA CELLULITE: CHE COS’È?


La cellulite estetica viene definita in termini medici come pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica  è una condizione che affligge dall’ 85al 98% delle donne in età post-puberale seppur in diverso grado. A livello microscopico la cellulite è una alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo (che si trova nella parte più profonda della nostra pelle, al di sotto del derma); questo particolare tipo di tessuto adiposo è presente in diverse zone del nostro corpo, ma è predominante nei glutei, nelle cosce e nelle anche, ciò spiega perché le zone maggiormente colpite dal fenomeno della cellulite siano proprio la regione pelvica e gli arti inferiori. La cellulite è il risultato di due fenomeni principali: della protrusione del tessuto adiposo sottocutaneo nello strato di tessuto connettivo sovrastante e dell’alterazione del microcircolo dovuta alla presenza di adipociti, i quali aumentando in numero e volume (ipertrofia), possono comprimere i vasi sanguigni presenti nel derma compromettendo così la loro capacità drenante e provocando di conseguenza la ritenzione dei liquidi e quindi la formazione di edemi. Il mosaico della cosiddetta “buccia d’arancia” è così spiegato come un’alternanza di tessuto edematoso e tessuto adiposo.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA CELLULITE?


La cellulite ha un’origine multifattoriale, risente delle differenze di genere (uomo/donna), dello stile di vita che si conduce, dell’etnia e da tutta una serie di altri fattori.

1)   GENERE: Uomo e donna hanno una differente struttura del tessuto connettivo sottocutaneo, inoltre diverse evidenze dimostrano l’influenza che gli ormoni sessuali femminili (estrogeni) esercitano sulla cellulite. Gli estrogeni stimolano la lipogenesi, cioè la produzione di nuove cellule adipose, provocando così un aumento di volume degli adipociti (ipertrofia), ciò spiegherebbe perché la cellulite compare nelle donne dopo l’età puberale e perché essa subisca un incremento in situazioni quali la gravidanza o l’assunzione di contraccettivi orali, in entrambe i casi infatti vi è un aumento della quantità di estrogeni circolanti.

2)     STILE DI VITA: uno stile di vita sedentario, l’aumento di peso (aumento dell’indice di massa corpora), il fumo, l’uso di abiti molto stretti e di cibi molto conditi e salati, sono fattori che provocano un aumento della comparsa della cellulite, spesso infatti, associati a questi stili di vita scorretti, vi sono delle alterazioni della struttura del tessuto connettivo,  della microcircolazione vascolare e del drenaggio linfatico; nelle aree in cui la circolazione e il drenaggio linfatico sono ridotti (come nelle gambe e nei glutei), c’è una maggiore predisposizione alla formazione di microedemi nel tessuto sottocutaneo e ciò comporta un accentuato aspetto irregolare della pelle.

3)     ETNIA: in questo caso le differenze risiedono nella diversità genetica che si manifesta poi nel fenotipo di ogni etnia e di ogni persona.

4)     ALTRI FATTORI: da considerare, per poter meglio comprendere le cause e le caratteristiche di questo fenomeno, sono anche gli aspetti che caratterizzano il tessuto adiposo sottocutaneo, questo tipo di tessuto infatti risponde molto meno agli stimoli lipolitici che ne determinerebbero la diminuzione, mentre dall’altro canto è molto sensibile allo stimolo lipogenico (accumulo di grasso) indotto dal rilascio di insulina. Un altro possibile fattore legato alla comparsa della cellulite potrebbe essere inoltre un  pregresso processo infiammatorio che induca dei cambiamenti nella struttura del derma. Ci sono inoltre altre condizioni patologiche che possono influire sulla comparsa o sull’aumento della cellulite, tra queste ad esempio l’ipotiroidismo, le disfunzioni epatiche, l’obesità e in generale quelle patologie o condizioni che comportano il ricorso ad una terapia ormonale.

TIPI DI CELLULITE


È possibile identificare tre diversi stadi della cellulite:

1)   CELLULITE EDEMATOSA: è caratterizzata principalmente dalla presenza di edemi e quindi accumulo di liquidi all’interno del tessuto adiposo sottocutaneo, essa si manifesta soprattutto a livello di caviglie, polpacci, cosce e braccia.

2)    CELLULITE FIBROSA: questa forma è dovuta ad un aumento del tessuto connettivo che compone il tessuto sottocutaneo, ciò provoca un indurimento del tessuto adiposo sottostante così da creare piccoli noduli  causa dell’effetto buccia d’arancia.

3)  CELLULITE SCLEROTICA:  è dovuta ad una sclerosi, cioè ad un indurimento, del tessuto connettivo sottocutaneo che provoca la formazione di grandi noduli; questa condizione può essere molto dolente.

CELLULITE: COME TRATTARLA?


La cellulite viene trattata principalmente mediante una terapia locale che può migliorare il fenomeno, ma che non conduce mai ad una totale e completa  scomparsa. Esistono moltissimi prodotti per il trattamento della cellulite, non tutti con lo stesso grado di efficacia, tuttavia essi possono essere diversificati in funzione del meccanismo d’azione che ne giustifica l’utilizzo:

 

  • AGENTI CHE INCREMENTANO IL MICROCIRCOLO O MIGLIORANO IL DRENAGGIO LINFATICO (Ginkgo biloba, pentossifilline, Centella asiatica, Ruscus aculeatus, Silicium, Papaya, Ananas sativus, Vitis vinifera (uva rossa), Cynaria scolymus (carciofo), edera, Melilotus officinalis, escina). Appartengono a questa classe quei presidi che contengono molecole che vanno a migliorare la microcircolazione e il drenaggio linfatico così da ridurre i microedemi che si formano nel tessuto adiposo sottocutaneo.  Queste sostanze vanno ad influire su diversi aspetti e in diversa misura, alcuni dei principali sono: la viscosità del sangue, la deformabilità dei globuli rossi, la permeabilità dei vasi e il tono delle pareti venose, l’ aggregazione piastrinica( e quindi sulla formazione di trombi)
  • AGENTI CHE RIDUCONO LA LIPOGENESI E  PROMUOVONO LA LIPOLISI (metilxantine (caffeina, teofillina, teobromina), agonisti β-adrenergici, antagonisti α-adrenergici, levotiroxina). Queste molecole sono in grado di ridurre la formazione di ulteriore tessuto adiposo o di aumentarne la degradazione.
  •  AGENTI CHE RIPRISTINANO LA NORMALE STRUTTURA DEL DERMA E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO (retinolo (vitamina A) e derivati della vitamina A). La vitamina A sembra sia in grado di inibire la conversione dei pre-adipociti in adipociti.
  • AGENTI CHE PREVENGONO LA FORMAZIONE O NEUTRALIZZANO I RADICALI LIBERI (acido ascorbico (vitamina C), α-tocoferolo (vitamina E), Ginkgo biloba, uva rossa). Questi agenti con la loro attività antiossidante prevengono il danno che i radicali liberi possono provocare alle cellule del derma e del tessuto sottocutaneo, inoltre sicuramente le vitamine migliorano il microcircolo, mentre l’uva rossa è ricca di tannini che hanno proprietà antiossidanti   grazie alle quali si ha l’inibizione della perossidazione lipidica.

CELLULITE: ALCUNI CONSIGLI


  • Prima di iniziare, fate le giuste valutazioni. E’ buona norma misurare peso, altezza e circonferenze prima di iniziare qualsiasi
  • programma anticellulite: in caso di sovrappeso conclamato, sarà bene entrare in un regime alimentare adeguato, aumentando l’attività fisica, prima di scegliere qualsiasi crema anticellulite; è probabile, altrimenti, che l’effetto drenante del prodotto non sia sufficiente a compensare il peggioramento delle condizioni di microcircolo indotto dall’aumento di peso e dalla vita sedentaria. In più, la contrazione di polpacci e quadricipiti, oltre a definire la silhouette delle gambe, permette di drenare molto meglio i fluidi, aiutando, tramite la compressione, il sistema linfatico.
  • Scegliete un prodotto adatto al problema da affrontare. In caso di cellulite di I grado (edematosa), sarà opportuno scegliere un prodotto ad azione drenante, applicandolo con una adeguata tecnica di massaggio: questa aiuterà a riattivare la microcircolazione e permetterà un più completo assorbimento dei principi funzionali contenuti nella crema; un prodotto  ad azione combinata lipolitico-drenante, sarà opportuno in caso di cellulite di 2° e 3° grado, soprattutto se la cellulite è accompagnata da sovrappeso. La lipolisi è un processo lento e si potrebbe osservare un peggioramento dell’effetto “buccia d’arancia”, a causa della rapida azione drenante degli altri componenti; tale effetto, tipico di molte formulazioni, è da intendersi come un indice di efficacia, piuttosto che come un effetto collaterale.
  • Scegliete un detergente di qualità. Spesso si presta scarsa attenzione al problema del detergente, preferendo ad un prodotto ad alta tollerabilità uno più commerciale, tentati magari dall’appeal commerciale piuttosto che dalla tollerabilità. Nel caso dei prodotti anticellulite, può rivelarsi un problema: tracce di detergente non risciacquate possono essere assorbite tramite la crema anticellulite, producendo un fastidioso prurito; ciò è vero soprattutto per i detergenti anionici, particolarmente abbondanti in alcuni detergenti commericiali; è preferibile l’uso di un olio detergente, virtualmente privo di rischi in questo caso.

 

  • L’integratore è l’ultima cosa. Non abbiate fretta di scegliere un intergatore anticellulite; lasciatelo in fondo alla lista della spesa, per almeno 3 motivi: 1) Nel panorama dei nutritional supplements, l’uso degli integratori anticellulite ha preso piede grazie all’azione stimolante che gli estratti vegetali hanno su microcirolo e reni, favorendo la diuresi e aiutando nel drenaggio di liquidi in eccesso. Definire quest’effetto irrilevante non è corretto, ma bisgna sottolineare che l’efficacia di accessori di questo tipo si osserva soprattutto quando si è iniziato un programma anticellulite che già comprenda dieta, attività fisica, applicazione di prodotti topici e sedute di massaggio settimanali; altrimenti, è più corretto aspettarsi un’azione detossificante tramite la diuresi, sicuramente benvenuta dati i livelli di xenobiotici cui siamo soggetti, ma fuori tema rispetto ai propositi iniziali. 2) Oltre all’azione drenante, molti integratori contengono antiossidanti e acidi grassi polinsaturi, utili nel combattere gli stati flogistici che accompagnano le forme più severe di cellulite, quando il microcircolo è compromesso al punto da portare in sofferenza i tessuti. Il problema, in questo caso, è di dose: troppo spesso le dosi sono insufficienti, come nel caso degli acidi grassi polinsaturi, ottenendo un “nulla di fatto” utile a prevenire, più che a trattare, la cellulite. 3) Molti integratori hanno formule che seguono il trend del prodotto completo dalla “A alla Z“, impiegando componenti (es. il Silicio organico) che sono implicati indirettamente nel trattamento del dismorfismo cellulitico. Ciò porta a delle formulazioni multicomponenete, ad “insalata mista”, che contengono moltissimi componenti a dosi inadeguate; è meglio lasciare prodotti di questo tipo sullo scaffale, riservandosi la scelta eventuale prima di iniziare il periodo di mantenimento.

 

  • I prodotti per bruciare grassi: pazienza e attenzione. I prodotti ad azione lipolitica, i cosiddetti termogenici (o brucia-grassi) possono essere utili nello snellire la silhouette e per combattere la componente adiposa della cellulite. L’utilizzo di questi prodotti, sia topici che per bocca, è da considerare in luce di 2 aspetti: la sicurezza e i tempi. In particolare per i pazienti in sovrappeso, eliminare il grasso può essere un problema di difficile soluzione; la lipolisi è un fenomeno biochimico che si innesta solo in particolari condizioni, quando l’organismo, a corto di carboidrati, inizia ad ossidare i lipidi per ottenere energia. L’assunzione o l’applicazione locale di metilxantine (soprattutto la caffeina) accelera il fenomeno della lipolisi, ma non lo innesca, analogamente a quanto una turbina possa potenziare, ma non accendere, un motore; occorre dunque pazientare aumentando l’attività fisica aerobica, ricordandosi di non scendere sotto ai 30-40 minuti e attendere pazientemente alcune settimane prima che sia apprezzabile un miglioramento. Per quanto riguarda la sicurezza, molti prodotti, se assunti in dose eccessive, hanno effetti che possono interessare negativamente l’apparato cardiovascolare e il sistema nervoso; anche se reputati sicuri, è bene non superare dosi e tempi consigliati; volendo effettuare un mantenimento, molecole come la sinefrina (dalla scorza dell’arancio amaro) e la caffeina hanno utilità anche se applicate localmente. Questo riduce l’incidenza di effetti collaterali e permette di mantenere i risultati.

*: pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, da non confondersi con la vera cellulite.

Michele

CTF, attualmente num.933 dell'Ordine Farmacisti Latina. Amo la farmacologia, la divulgazione scientifica e la tecnologia.

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