Tatuaggi e Tumore: Nuova Luce sul Rischio di Linfoma a Cellule B

Lo studio non dimostra che i tatuaggi causino il cancro. Si tratta di un'associazione statistica che richiede ulteriori approfondimenti. Inoltre, il rischio di sviluppare un linfoma a cellule B rimane comunque basso nella popolazione generale.

Uno Spunto di Riflessione per Chi Sta Pensando di Praticare un Tatuaggio

Tatuaggi e Tumore: Nuova Luce sul Rischio di Linfoma a Cellule B

1024 1024 Michele

Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet ha acceso i riflettori su un possibile legame tra tatuaggi e un tipo di cancro del sangue, il linfoma a cellule B. La ricerca, condotta ampiamente sulla popolazione svedese, ha rilevato un aumento del rischio tra coloro che hanno tatuaggi.


Policilici aromatici, amine aromatiche, arsenico, cromo, cobalto. Quelli che potrebbero sembrare ingredienti per un cocktail degno di Lucrezia Borgia sono invece componenti degli  inchiostri cui esponiamo il nostro corpo quando ci tatuiamo, per vezzo od orientamento culturale. I primi sono naturalmente scuri e presenti nei neri, mentre gli ioni metallici si trovano negli inchiostri colorati. Iniettarli in profondità buca la barriera epidermica e tracce di pigmenti si possono trovare nei tessuti linfatici, dove vengono esposti alle cellule immunitarie. Alcuni stimano che fino al 32% del pigmento passi nei linfonodi, nell’arco di 6 settimane.  Non è raro trovare descritti casi di rigonfiamento linfonodale secondario a tatuatura, come  è facile trovare articoli che correlino lo sviluppo di linfomi all’esposizione cronica a solventi, pesticidi e altre sostanze d’uso comune.

Per trovare una correlazione significativa tra esposizione agli inchiostri e rischio di linfoma, i ricercatori svedesi hanno scandagliato la banca dati del Registro Nazionale, cercando, nell’arco di 10 anni, tutti i casi di linfoma presenti in pazienti tatuati, confrontandoli con un esteso gruppo di controllo, al fine di eliminare fattori confondenti. Alla fine, la prevalenza di linfoma è stata del 21% nei tatuati rispetto al 18% dei non tatuati, con un rischio maggiore per tatuaggi inferiori a 24 mesi o superiori agli 11 anni. Le tipologie prevalenti sono state il linfoma a cellule B e il linfoma follicolare.

È importante sottolineare che lo studio non dimostra che i tatuaggi causino il cancro. Si tratta di un’associazione statistica che richiede ulteriori approfondimenti. Inoltre, il rischio di sviluppare un linfoma a cellule B rimane comunque basso nella popolazione generale.

Tuttavia, lo studio offre uno spunto di riflessione per coloro che stanno considerando di farsi un tatuaggio. È importante essere consapevoli dei potenziali rischi e prendere una decisione informata, valutando i pro e i contro.

Michele

CTF, attualmente num.933 dell'Ordine Farmacisti Latina. Amo la farmacologia, la divulgazione scientifica e la tecnologia.

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